martedì 27 febbraio 2018

Quanti passi?

Oggi mi sveglio e conto i passi. No, non i passi delle pecore, nemmeno i passi che devo percorrere per andare da qualche parte. Sto provando a contare i passi, metaforici, che mi distanziano dai miei obiettivi.
Ho lasciato il mio lavoro, come sapete, nel 2013 e nel 2017 ho raggiunto una laurea magistrale, facile o difficile che sia stato mi sono ritrovato in un tirocinio estivo presso un centro ricerche e sono andato anche oltre ma...quanto sono ancora distante?
Non so se avete o non avete obiettivi, ma, in qualunque caso, l'unico modo che ritengo esista per alzare un po' la testa e uscire allo scoperto è studiare.
A scuola, all'università, in azienda, a casa, nella vita.
La cultura personale, le capacità, le potenzialità possono essere accresciute esclusivamente con studio, impegno, applicazione.
Alzandosi da quello stato definito "normale" e aprendo le porte della mente, del cuore e del proprio corpo.
Penso di aver letto circa 40 libri sulla crescita personale negli ultimi 2 anni, oltre a corsi sulla legge di attrazione, sulle energie, su come studiare, sulla lettura veloce, su filosofie orientali e sulla psicologia.
Su come vendere in pubblico, su come il pensiero sembra influenzi il DNA e...quello che ci circonda.
Cosa? Il pensiero influenza qualcosa? Ma come fa? Cosa dicono tutti questi libri/siti/corsi?
Premesso che ognuno di noi dovrebbe fare il proprio percorso per trovare le sue esperienze, sostanzialmente le mie conclusioni, in forma striminzita, sono:
-vivi il tuo presente
-pensa, scrivi e  poi fa' quello che vorresti fare, coerentemente con te stesso.
-studia
-fa'
-studia
-fa'
-ecc.

Facile no?
No, per niente. In realtà con me ha funzionato, ma ha richiesto una lunga preparazione.
Io volevo diventare un professionista, volevo uscire dalla normalità, ma tenendo i piedi per terra considerando che avevo 37 anni e una famiglia. Adesso mi trovo a frequentare un dottorato di ricerca, con borsa di studio, proprio nel ramo dell'innovazione industriale che era stato il fine di una mia proponente startup.
Coincidenze? Probabile, ma sembra che neanche il caso esista. E allora?
E allora sembra che se ti metti sulla giusta strada e ti dai da fare si possano aprire le porte. Dunque prendi una decisione e portala avanti, fa' in modo che questa decisione non sia influenzata da eventi esterni non positivi, e inizia a studiare tanto, a prepararti, a diventare bravo, molto bravo.
Ancora più bravo.
Ponendoti degli obiettivi senza perdere il focus sul presente si possono addirittura iniziare a contare i passi che ci dividono dai nostri sogni.
Non avete idea di quante persone mi hanno detto che ero un sognatore. Lo sono e lo sarò ancora per tanto tempo.
Considerando che ogni settimana lascio mia moglie e mia figlia e vado nel nord italia per il dottorato, i passi da fare sono ancora tanti e la cosa non mi dispiace affatto.
Riuscirò a diventare un professionista? Non lo so ma, del resto, a chi importa?






Nessun commento:

Posta un commento

Scrivete sempre i vosti commenti, consigli, i miei errori!