Recuperare.
Nell’intorno di un punto ce ne sono di infiniti. Che significa? Fatelo un vostro pensiero! Vi faccio un esempio: vado a giocare (qualsiasi cosa, schedina, lotto, etc.) e non vinco per un numero. Mi ricarico e torno a giocare, fiducioso che, la prossima volta, mi avvicinerò di più. Ma la volta seguente non vinco per la ruota sbagliata. La volta successiva sbaglio il giorno della giocata. Mi riavvicino per un altro numero, e così via.
“Ho consegnato la giocata al mio amico, e se l’è dimenticata, ora sarei miliardario”. Esempio eclatante, i “grattini”: devi avere tre simboli uguali per vincere, te ne verranno sempre due! Cosa significa tutto ciò? Che vi avvicinerete molto spesso alla vittoria, ma la maggior parte di voi non la toccherà mai. E’ matematico! Eppure siamo convinti che, prima o poi, potrà succedere. Spesso ciò comporta, purtroppo, un macabro e triste gioco al rialzo…con conseguenze immaginabili. Nel tentativo di recuperare, aumentiamo la posta, c’innervosiamo di più, e così via.
Con lo studio è, più o meno, una cosa simile. Iniziamo le prime lezioni senza studiare o senza dare la giusta importanza e…ci troviamo col dover recuperare, spesso aumentando la mancanza di fiducia in noi stessi. Se prendiamo un brutto voto, dobbiamo recuperare. Se abbiamo saltato un po’ di lezioni, doppiamo riempire il gap. In tutti i casi, è un atteggiamento sbagliato: non si può recuperare senza stancarsi troppo e smettere di studiare subito dopo aver raggiunto , in qualche modo, lo scopo. E la storia ricomincia…
Non possiamo sperare nella fortuna! Secondo me i professori dovrebbero fermarsi un secondo e interrogare, ogni volta, almeno metà classe. Bastano pochi minuti, anche uno a persona, una domanda secca ad ognuno. In una classe di venti persone, dieci minuti a lezione dedicati al fast-test. Un professore bravo e attento ha bisogno soltanto di un attimo per comprendere la preparazione dell’alunno. E il bravo ragazzo non potrà far altro che studiare sempre. Semplice, no?
E se…il professore avesse deciso di pormi proprio la domanda a cui non so rispondere?
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