mercoledì 24 febbraio 2016

Quinta parte

Ne fate due, dividerò la somma per tre! Mamma mia, era una vera e propria minaccia. Noi eravamo fuori, sperando in uno sciopero. Credendo in una qualche forma di protesta. Tutte le classi erano ormai in giro, gli alunni erano a spasso. A proposito, qualcuno di voi si ricorda dei motivi dello sciopero? Io si (di quelli di cui sono venuto a conoscenza): mancanza acqua calda, acqua troppo calda, bagni vecchi, guerra, puzza, programmi arrivati in ritardo...OK, lasciamo perdere. Immagino ce ne siano stati di seri, ma non li ricordo. Io volevo andare a spasso, ma più che altro volevo evitare le verifiche. Interrogazioni, domande, compiti in classe. Ah, i compiti. Quel giorno ci sarebbe stato un compito di latino. I compiti sarebbero dovuti essere tre per ogni quadrimestre. Noi ne avevamo già subiti due, quindi lo sciopero ci avrebbe fatto rimandare il supplizio. Niente da fare: con la minaccia, la professoressa ottenne di farci entrare, altrimenti la media dei voti si sarebbe drasticamente abbassata. Triste giornata, terribile esito. Il compito di latino (ma anche quello di matematica, storia, ecc.) era una tortura. Iniziavano a girare foglietti, penne piene di palline di carta, vocabolari con vari stratagemmi di nascondere gli appunti. Ma il risultato era spesso il solito: eri costretto a tentare di stare vicino ad uno bravo, tentando di carpirne qualcosa. Qualche volta andava bene, spesso male. E andava male anche se ti andava bene: al di là dell'essere scoperti, dei voti dimezzati, o della riuscita o meno della copia, la verità è che avevi barato, e che non sapevi un tubo. Quindi, non avevi studiato. E dovevi recuperare. Il compito successivo avresti peggiorato la situazione.

Tuttavia, la storia avrebbe potuto prendere un'altra via: a distanza di pochi mesi dalla fine dell'anno scolastico, avresti potuto decidere di metterti a studiare: avresti recuperato, i professori avrebbero notato il tuo impegno e saresti in qualche modo arrivato all'anno successivo. Per ripartire subito male, perché eri ancora stanco della volata precedente. Magari avevi anche dovuto recuperare, d'estate, qualche materia. Che fatica studiare!

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